L’attuale Associazione Nazionale Carabinieri costituisce il punto di arrivo dell’evoluzione storica del movimento associativo fra congedati e pensionati dell’Arma, iniziato sul finire del secolo XIX. Era l’epoca nella quale si consolidava la coscienza associativa dopo che, con la conseguita unità nazionale, erano cadute le limitazioni poste dai governi dei vari Stati alle libertà dei cittadini, tra cui quelle di riunione e di associazione.
Prosperavano in particolare le Società di Mutuo Soccorso, centri embrionali dello sviluppo di tutti gli Istituti di previdenza sociale. Le Mutue provvedevano all’assistenza dei propri consociati, con mezzi da loro stessi raccolti, per garantire un indennizzo al verificarsi di determinati eventi – malattie o morte – causa di danno economico per essi e per le loro famiglie.
Fondamentali per l’ulteriore crescita numerica delle Mutue furono la legge 15 aprile 1885, che diede loro il crisma della legalità, e la successiva legge 11 aprile 1886 che accordò loro il riconoscimento giuridico. Si vennero così a costituire delle vere e proprie forme previdenziali in favore di quei cittadini che, non più in grado di lavorare per età o per infermità, mancavano dei mezzi necessari al proprio sostentamento.
In questo contesto, lo spirito d’Arma, profondamente sentito dai Carabinieri in congedo di ogni grado, fu d’incentivo per dare vita a un movimento associativo, realizzato il 1° marzo 1886 con la costituzione, a Milano, della Associazione di mutuo soccorso fra congedati e pensionati dei Carabinieri.
A seguito di questi eventi nazionali, il 21 giugno 1923 viene fondata a Varese una Associazione denominata Società fra i Carabinieri Reali in congedo di Varese e Circondario. Il Sodalizio, che aderisce dal 1 luglio 1927 alla Federazione Nazionale del Carabiniere Reale di Roma, si dà uno Statuto che, nell’edizione del 1929 coordinata con lo Statuto della Federazione Nazionale di Roma, è composto di 55 articoli e comprende un’appendice di altri 12 articoli riguardanti l’adesione alla Cassa Previdenziale.
Secondo lo Statuto, la società ha come finalità il culto della Patria, il miglioramento dell’azione singola e della forza collettiva, il mantenimento sempre vivo del sentimento delle nobili tradizioni dell’Arma dei Carabinieri e della memoria dei Suoi Eroi, la fratellanza sincera e cordiale tra i Carabinieri in congedo e quelli in servizio attivo e la tutela dei diritti e degli interessi morali e materiali dei soci, aiutandoli con idonea forma di assistenza, anche allo scopo di sempre valorizzare il Carabiniere.
Sono ormai passati 100 anni (1923-2023) dal primo Statuto della nostra Associazione e, ancora oggi, quella che poi nel tempo è diventata l’Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione di Varese – consapevole di dover essere anche testimone e prosecutore di una nobile e gloriosa eredità storica – porta avanti i princìpi e i valori dell’Arma dei Carabinieri, anche dopo il congedo, con il suo costante impegno, e su base volontaria, per la diffusione della legalità nelle scuole, dove crescono le donne e gli uomini del futuro, e a sostegno di tanti progetti sociali perché l’Associazione Nazionale Carabinieri di Varese vuole essere sempre ed esclusivamente al servizio dei cittadini.
